Giornata "estiva" al Porche e P. Borghese! |
![]() |
Cronache - Cronache da Palazzo Borghese |
Scritto da Toni Galdi |
Lunedì 19 Marzo 2012 18:30 |
Sono le 7.20 di Sabato 3 marzo e già io e Paolo siamo in cammino dal parcheggio antistante gli impianti del Prata a quota mt 1654. Lo zaino è pesante, ovviamente c’è anche tutto l’occorrente per l’autosoccorso come la sonda e la pala da valanga. In verità non siamo gli unici, un gruppetto di 3 persone ha la stessa nostra intenzione. Sul piazzale ci siamo solamente noi, i tre, e un paio di camper. Le temperature si sono innalzate notevolmente (lo zero termico sale di quota ogni giorno), e per non avere sorprese di scaricamenti spontanei dai pendii più ripidi, nelle quasi estive ore centrali, decidiamo la sera prima di partire all’alba. Il bollettino neve dava pericolo moderato, tendente al debole: possiamo stare "quasi" tranquilli. Certo è stata una levataccia, per me la maledetta sveglia è suonata alle ore 5.00 (!!!), ma ne è valsa veramente la pena: splendida giornata, neve accettabile, e soprattutto un’ottima compagnia come sempre. Il colore azzurro del cielo come non mai, un panorama a 360° nitidissimo e il silenzio dei nostri monti innevati, erano uno scenario imperdibile. In realtà dalla parte del versante umbro la neve era notevolmente scarsa tanto che proseguiamo senza grossi problemi con i soli scarponi invernali; oltrepassata la fonte della Jumenta, iniziamo la non poco faticosa ascesa verso il Porche che conosciamo benissimo. Solo in prossimità dell'ultima cresta da percorrere prima della vetta, a mt 2160, decidiamo di mettere i ramponi ai piedi e di prendere in mano la piccozza: l’ambiente cambia notevolmente, c’è molta più neve da questo versante ed è anche ottima perchè ghiacciata. Il vento soffia impetuoso tant'è che l’equilibrio è veramente messo a dura prova; il freddo è pungente per via del wind chill, ma finalmente raggiungiamo la vetta a mt 2233; la vista è spettacolare, verso ovest il paesaggio è quasi da inizio primavera, verso est tutta un'altra storia. Riusciamo addirittura ad intravedere il M. Conero ed il mare, verso sud è uno spettacolo: il Borghese, l’Argentella, il Redentore ed il Vettore innevati luccicano con i primi raggi del sole. Notiamo numerosissimi sci-alpinisti che salgono fino all’Argentella dal Canale S. Lorenzo…..noi decidiamo di scendere dal Porche e fermarci per una breve pausa tè al Passo del P. Borghese.
Non indugiamo più di tanto e ripercorriamo le orme dell’alpinista salito poco prima, anche perché il pendio è discretamente ripido. Piccozza e ramponi fanno il loro lavoro. Arrivati in cima, anche da qui la vista è di quelle da mozzare il fiato: il Bove Sud, Berro e Priora, Cima Vallelunga e Sibilla, e tutto il gruppo del Vettore nonché sotto di noi il Canale e Pian delle Cavalle innevatissimi.
Il ""Mi piace salire le montagne che riesco ad intravedere da casa mia, perchè ogni volta che le vedo mi sento veramente a casa"" Un abbraccio a tutti i trekker-montiazzurri e ovviamente a Paolo. Buona montagna e buona primavera! |